l’amore te lo meriti

“Una calda sera di Luglio, i Pink Floyd nelle orecchie come sempre. Guido distrattamente:
nella testa o da qualche parte in me qualcosa ha deciso di scrivere.
Parcheggio, non ho carta né penna.
Uso lo smartphone per buttare giù ‘L’artalena’, la prima delle mie poesie in romanesco.
La rileggo, stupito. Ho sempre scritto, soltanto per me e solo in italiano (almeno spero).
Stavolta il mio consistente Dna romano prende il sopravvento. Non sarà un caso isolato:
quella sera ha dato la stura ad una produzione che mi lascerà esterrefatto.
Nei giorni seguenti mi sono trovato a scrivere anche quattro o cinque poesie.
Non dovevo fare altro che permettere loro di uscire fuori, di nascere letteralmente.
Ovunque fossi bastava che mi fermassi per appuntare i versi che sgorgavano a loro piacimento,
pena la loro scomparsa. Accadeva nei momenti piu disparati e non mi tiravo indietro:
quello era il mio compito, lo avevo ben chiaro. Loro bussavano, a me spettava aprire;
alcune credo aspettassero da anni, come cartoline recapitate in ritardo, altre invece erano legate
al momento presente, a volte all’umore della giornata, altre ancora me la ha ispirate la donna che amo
per la quale ho scritto anche versi che resteranno privati.
Tutte istantanee del mio mondo interiore, fotografie di attimi dipinti con l’inchiostro;
sono scritte nel mio dialetto, parlano di me e per questo di noi tutti.
Le emozioni, come la musica, sono linguaggio universale.
Mi auguro, davvero di cuore, che suscitino qualche eco di ciò che ho provato divenendo il loro autore.”