Enoteca Letteraria
presenta
VIA POMA: ANATOMIA DI UN DELITTO
di
IGOR PATRUNO e LUCA DATO
ARMANDO EDITORE
VIA POMA ANATOMIA DI UN DELITTO DI IGOR PATRUNO E LUCA DATO, E’ UN LIBRO UNICO E ASSOLUTAMENTE DIVERSO DA TUTTI QUELLI SIN QUI PUBBLICATI SULL’ARGOMENTO. SI TRATTA DI UNA VERA E PROPRIA INDAGINE REALIZZATA CONFRONTANDO UNA MOLE IMMENSA DI DOCUMENTI, MOLTI DEI QUALI INEDITI, CHE FA FINALMENTE LUCE SU ASPETTI CHIAVE DELLA VICENDA. TROPPO SPESSO, NEL RACCONTARE IL DELITTO DI VIA POMA, L’INTERPRETAZIONE DEI FATTI E’ VENUTA PRIMA DEI FATTI STESSI. NEL LIBRO “PARLANO”, ATTRAVERSO I VERBALI, LE DEPOSIZIONI, LE INFORMATIVE E GLI APPUNTI RISERVATI, SOLTANTO I PROTAGONISTI DELLA VICENDA. GLI AUTORI HANNO MANTENUTO UNA POSIZIONE ASSOLUTAMENTE NEUTRA. LA LETTURA DELLE CARTE, ANALIZZATE STORICAMENTE E CRITICAMENTE, HA LASCIATO SPAZIO SOLO ALLE EVIDENZE AL FINE DI OFFRIRE AI LETTORI LA POSSIBILITA’ DI FARSI UNA IDEA PRECISA DI COSA E’ DAVVERO ACCADUTO QUEL 7 AGOSTO DEL 1990. GLI AUTORI DEL LIBRO HANNO CONTRIBUITO CON LA LORO INDAGINE ALLA REDAZIONE DELL’ESPOSTO PRESENTATO DA PAOLA CESARONI (SORELLA DELLA VITTIMA) ALLA PROCURA DI ROMA NEL LUGLIO DEL 2022 CHE HA PORTATO ALLA RIAPERTURA DEL CASO
IL DELITTO DI CHIAVARI:
LA STRANA MORTE DI NADA CELLA
di
IGOR PATRUNO e GIACOMO GALANTI
ARMANDO EDITORE
Nada Cella ha solo 25 anni il 6 maggio 1996, quando viene trovata agonizzante nello studio del commercialista Marco Soracco dove lavora come segretaria. L’ufficio si trova in una via centrale di Chiavari, piccola città della costa ligure. A scoprirla in quelle condizioni è proprio il suo datore di lavoro. Sono le 9 del mattino e la ragazza morirà in ospedale poche ore dopo. Fino a quel momento l’esistenza di Nada Cella è molto simile a quella di tante ragazze della sua età. Eppure negli ultimi tempi, come ricorderà spesso la madre Silvana con cui condivideva l’appartamento, la 25enne era preoccupata. Qualcosa la tormentava e voleva cambiare lavoro. Il primo a essere indagato per il brutale omicidio sarà proprio Marco Soracco. Secondo gli inquirenti sarebbe lui il killer. La sua vita, insieme a quella della madre Marisa Bacchioni, viene scandagliata a lungo. Poi la sua posizione verrà archiviata. Il caso di Nada Cella ricorda per certi versi quello di Simonetta Cesaroni. Come per il delitto di via Poma, gli investigatori negli anni percorreranno varie piste, ma ogni volta che la soluzione sembrerà a portata di mano qualcosa andrà storto. Fino al colpo di scena arrivato verso la fine del 2021. La Procura di Genova riapre il caso iscrivendo nel registro degli indagati una persona. Si tratta di una donna che all’epoca era stata sfiorata dall’inchiesta solo per pochi giorni. Ma anche in questo caso, l’entusiasmo iniziale si è affievolito dopo il risultato delle lunghe analisi sui reperti rimasti. Il mistero della morte di Nada Cella potrebbe rimanere per sempre custodito tra i caruggi di Chiavari.
A SEGUIRE
Concerto di
Jazz Manouche
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