14 aprile 1

JAZZ – tribute to Massimo Urbani

JAZZ - tribute to Massimo Urbani

Quando

13/04/2023    
13:00

Dove

Enoteca Letteraria
Via San Giovanni in Laterano, 81, ROMA, RM, 00184, Lazio

Tipologia evento

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EVENTO ANNULLATO

Tribute To Massimo Urbani

Elias Lapia – SAX.

Giuseppe Caracci – PIANO

Vincenzo Quirico  – DBASS

Vincenzo Pellegrino – DRUMS

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A 30 anni dalla scomparsa di Max, il progetto “Tribute to Massimo Urbani” è una iniziativa che ha l’unico scopo di promuovere nuovi talenti emergenti condividendo valori molto basilari quali la ‘libertà di espressione’ e la ‘passione per il jazz’ a 360 gradi. Partendo dai principali standard Bebop suonati dal grande Massimo Urbani, e non solo, la formazione
coniuga diversi elementi riferibili alla poliedricità del jazz contemporaneo, con un particolare focus sull’improvvisazione, in tutte le sue svariate forme con un motore ritmico che richiama spesso alla matrice afro-americana dei grandi “colossi” del passato, ma con uno sguardo sicuramente rivolto al futuro e alla sperimentazione.  In tale contesto, inoltre, il desiderio di innovare con uno stile autentico si concentra nell’assunto di “modificare su più piani ed in modo originale i diversi standard, facendo confluire in tale genere contaminazioni istantanee dettate dall’improvvisazione ma, allo stesso tempo, rispettando le principali caratteristiche del brano che deve sempre mostrare la sua ‘anima’ originaria”. Avviata dal “Caracci Jazz 4et” (una formazione costituita prevalentemente da giovanissimi jazzisti della scena romana) in collaborazione con l’Associazione MUJIC (‘Monterosi per Urbani Jazz Informazione e Cultura’, un progetto nato nel 2013 a Monterosi il cui Presidente è Luca Marino), il “Tribute to Massimo Urbani” ha da subito canalizzato le sue energie privilegiando esclusivamente i nuovi talenti che al suo interno potranno alternarsi, confrontarsi e farsi conoscere, nel solco delle principali caratteristiche che hanno contraddistinto la vita musicale di Massimo Urbani: l’umiltà, l’altruismo, l’umanità. La vita musicale di Massimo Urbani, vissuta sempre in completa libertà, ha probabilmente indicato nuovi ‘territori musicali’ sui quali è possibile sperimentare, condividere e avventurarsi. Come scriveva La Repubblica annunciando il suo decesso “Di Massimo tutti ricordano le leggendarie jam session col sax che urlava, gemeva e singhiozzava, assieme a personaggi di nome o semplici appassionati, il carattere chiuso, introverso, le asprezze improvvise, la grande fragilità”. Ecco appunto la fragilità che è al tempo stesso forza, sensibilità e ‘creatività bruciante’, rappresentano elementi che hanno caratterizzato altri giganti come Charlie Parker, John Coltrane, Bill Evans e che hanno permesso anche a Massimo Urbani di poter far suonare semplicemente la sua anima con un’ispirazione autentica, esistenziale e a tratti primordiale. Rivolto ai giovani, che sicuramente Massimo Urbani avrebbe continuato ad aiutare, una frase resa da Giorgio Gaslini subito dopo la sua morte: “(…) Il vuoto lasciato da Massimo Urbani potrà essere colmato soltanto da una nuova, prorompente generazione di giovani musicisti portatori di una nuova coscienza artistica ed etica (…)”.

Elias Lapia: Nasce a Nuoro il 7/11/1995. Inizia lo studio del sax all’età di 11 anni prendendo dapprima lezioni con insegnanti locali e poi alla scuola civica di Olbia. Inizia lo studio jazzistico nel 2009 frequentando i seminari estivi di Nuoro Jazz sino al 2013 sotto la guida di Tino Tracanna e Massimo Carboni; qui vincerà svariate borse di studio tra cui quella per formare il gruppo dei migliori allievi nel 2012. In seguito alla partecipazione ai seminari estivi di Umbria Jazz Clinics vincerà una borsa di studio per frequentare il Berklee 5 week Summer Program a Boston nel 2014.Durante l’anno Elias Lapia prende lezioni a Torino da Emanuele Cisi. Nel 2015 si trasferisce a Parigi in seguito all’ammissione al dipartimento di Jazz et Musiques Improvisées del prestigioso Conservatoire National Superieur De Musique et de Danse De Paris (CNSMDP) grazie al quale potrà studiare con musicisti quali François Théberge, Riccardo Del Fra, Hervé Sellin e Vincent Le Quang oltre ad immergersi nella ricca scena musicale parigina che rappresenterà un importante momento di crescita personale ed artistica. Preso il Triennio Superiore nel 2018 si trasferisce a Den Haag (Olanda) dove viene ammesso al Master in Sassofono Jazz al Koninklijk Conservatorium e dove attualmente studia sotto la guida del grande sassofonista americano John Ruocco.Durante questo periodo Elias Lapia ha avuto la possibilità di partecipare a numerosi Festivals di livello internazionale .

Giuseppe Caracci: Nasce a Polla, in provincia di Salerno, nel 2002. Inizia a suonare all’età di 9 anni da autodidatta, poi affidandosi a vari insegnanti, tra cui il pianista Adriano Urso. Attorno all’età di 13 anni si esibisce al Latina Jazz Club, suonando composizioni originali e brani della tradizione. Più tardi inizia a studiare con il pianista Andrea Beneventano,
con il quale si verifica un radicale mutamento stilistico, passando dal jazz della tradizione al jazz moderno. Di recente Giuseppe Caracci si è esibito all’International Jazz Festival Johnny Răducanu in Romania con il suo quartetto, partecipando come compositore e presentando il suo brano Terre Sconosciute. Si è esibito con numerosi musicisti della scena nazionale e internazionale, come Giorgio Rosciglione,Dario Rosciglione, Gegè Munari, Antonello Sorrentino, Greg Hutchinson, Max Ionata, Stefano Di Battista, Marco Valeri, Giulio Scarpato, Alessandro Presti e molti altri. Ha suonato in alcuni deijazz club più importanti d’Italia, tra cui il Miles Davis Jazz Club e il Tatum Art a Palermo; l’Elegance Cafè, l’Auditorium Casa delle Culture e della Musica e il TAG a Roma.

Vincenzo Quirico: Nato a Isernia nel 1998, si avvicina alla musica iniziando a studiare la tromba all’età di 11 anni. Pochi anni dopo decide di cominciare a studiare basso elettrico con il Maestro Emanuele Valente. La passione per il jazz ha inizio nel 2016 dopo la partecipazione ai seminari dell’Eddie Lang Jazz Festival, noto evento che si svolge a Monteroduni, il suo paese di residenza. Nel 2017 si trasferisce a Roma e inizia gli studidi basso elettrico al Saint Louis College ofMusic, con il Maestro Gianfranco Gullotto e il Maestro Marco Siniscalco. Nel 2019 si iscrive al Diploma di contrabbasso jazz con il Maestro Luca Bulgarelli e partecipa alezioni di musica d’insieme con Rosario Giuliani, Maurizio Giammarco, Stefano Sabatini, CristianoMastroianni, Daniele Cordisco. Durante i suoi studi partecipa a numerose masterclass con musicisti come Marcus Miller, Federico Malaman, Dario Deidda, Benito Gonzalez. Per diversi anni partecipa ai seminari del Tetracordo Summit (Isernia) con Ari Roland, ChrisByars, Zaid Nasser, Keith Balla, Tom Kirkpatrick, Antonio Ciacca. L’attività concertistica gli dona la possibilità di fare esperienza in importanti festival, rassegnee jazz club in Italia: Jammin 2019 all’Auditorium Parco Della Musica (Roma), Casa del Jazz 2021 (Roma), ventinovesima e trentesima edizione dell’Eddie Lang Jazz Festival (Monteroduni), FaraMusic Festival (Toffia).

Vincenzo Pellegrino: Nato a Castellaneta (TA) il 9 maggio 1967 da padre musicista inizia la sua attività nei primi anni 80’ con esperienze rock. Non seguendo un percorso di apprendimento tradizionale approfondisce lo studio dello strumento principalmente come autodidatta, frequentando brevemente il Maestro Michele Di Monte presso l’Accademia Musicale Battista Bia (Modugno-BA). Per quanto riguarda il linguaggio jazzistico, sempre nei primi anni ’80 subisce positivamente l’influenza di vari artisti locali, tra cui il batterista, percussionista, pittore e fumettista Dante Spada e il pianista Fulvio Liuzzi con i quali, il 19 novembre 1985, dopo un concerto al Teatro Petruzzelli (BA) conoscono personalmente Dizzy Gillespie (in tale occasione, nel firmare l’autografo, Dizzy Gillespie chiama Vincenzo Pellegrino, prima “Enzio” e poi “Vince Pilgrim”, nome quest’ultimo che compare spesso in diverse locandine romane dell’artista). Nel 1987 sospende l’attività musicale per riprenderla dopo una pausa di circa 27 anni studiando presso il laboratorio jazz di Luca Chiaraluce (Associazione “Il Polistrumentista” in Roma-Prati) e attualmente ha avviato collaborazioni con diversi jazzisti della scena musicale romana. Con il progetto “Tribute to Evans” ha organizzato (1/4/2022) personalmente con la direzione artistica della Fondarc di Velletri (RM) e Save The Children un concerto di beneficenza in favore dei bambini ucraini.
Vincenzo è l’ideatore e promotore del progetto “Tribute to Massimo Urbani”

 

chiuderà la serata la tipica cena a buffet di Enoteca Letteraria (comprensiva di vino e acqua) e la tradizionale crostata artigianale di Nonna Mimmi

E’ POSSIBILE ACCEDERE ALL’EVENTO CON APP18 E CARTA DEL DOCENTE